Le uova sono da sempre simbolo di fertilità e resurrezione e lo sappiamo bene per la pasqua appena trascorsa.
Sono alimenti amati come la farina, versatili e buoni. In realtà sono state molto demonizzate in passato sebbene siano molto importanti e oggi risaputo il loro grande valore biologico. Vengono impiegate in molte ricette e sono ricche di acqua, vitamine e sali minerali; contengono poche calorie: 2 uova apportano solo 130 cal.
Un aspetto molto dibattuto è il loro apporto di colesterolo. In realtà il loro colesterolo è meno di un terzo rispetto a quello delle uova dell’epoca dei nostri genitori e nonni perché oggi gli animali sono allevati meglio rispetto ad allora e poco impatta rispetto al colesterolo endogeno (ovvero direttamente dal nostro organismo).
Ma quante uova?
La SINU, Società Italiana di Nutrizione Umana, raccomanda da 1 a 4 uova alla settimana.
In particolare a settimana:
– 1 uovo fino a 10 anni
– 2 uova fino a 16
– per gli adulti 4
– per gli anziani è particolarmente raccomandato perché costituito da proteine nobili utili per prevenire la sarcopenia.
Per gli sportivi solo albume?
In effetti il tuorlo è costituito dai grassi, sotto forma di zabaione con la cannella è un ottimo spuntino energetico per bambini.
L’albume ha aminoacidi essenziali e albumina, la proteina più nobile per la costruzione dei muscoli e pochi grassi perciò è adatto alla ricomposizione corporea degli sportivi.
Ci sono alternative come l’albume pastorizzato, ma preferiamo il prodotto fresco per il valore nutrizionale più elevato.
La cosa importante è non abbinare l’uovo con altre proteine animali per non appesantire la digestione, come abbinamento è più adatto alla combinazione della proteina vegetale come i piselli.
Si trova inoltre meglio abbinato con la verdura amara di stagione, come asparagi o carciofi ad esempio.
E per quanto riguarda i metodi di cottura?
Essendoci già una parte di grassi, è bene non aggiungere olio oppure combinare l’olio con l’acqua: quando si usa l’olio per la cottura in padella, va bene con mezzo bicchiere d’acqua dato che in tal modo si crea la superficie idonea per non soffriggerlo e creare la ‘crosticina’ gradita.
L’albume inoltre deve essere ben cotto per poter digerire le sue proteine; il tuorlo risulta indigeribile se troppo cotto.
Se il tuorlo assume colorazione giallo-verde è indigeribile poiché stra cotto.
Sono differenti le uova prese dal contadino quindi le uova di tacchino, anatra e quaglia?
Dal punto di vista nutrizionale e calorico sono uguali, ma non per il costo!
Come capire se l’uovo è fresco?
Per capire la freschezza dell’uovo, basterà immergerlo in un bicchiere d’acqua. Se l’uovo va nel fondo del bicchiere significa che è fresco, se invece galleggia si è formato camera d’aria ed è da buttare.
Inoltre, è bene leggere sul guscio o sulla confezione la data di scadenza.
E gli altri numeri che compaiono cosa indicano?
Ecco il significato del codice stampato!
Le cifre ed i codici in successione indicano:
- tipo allevamento (0 biologico, 1 all’aperto, 2 a terra, 3 in gabbia)
- stato di produzione
- comune di produzione
- provincia di produzione
- nome e luogo dell’allevamento.
Per saperne di più e per costruire un piano alimentare sano ed equilibrato, prenota un primo incontro gratuito con i nostri nutrizionisti a Castelfranco Veneto e Cittadella!