Che cosa si intende per fertilità?

Per fertilità si intende la capacità di riprodursi e può essere riferita a squilibri mestruali che rendono impossibile/limitante la fertilità, e non ci si riferisce necessariamente al desiderio di avere figli e ovviamente fertilità e alimentazione sono strettamente connesse.
Per una donna è direttamente proporzionale alla qualità e regolarità del ciclo mestruale; in seconda battuta (quindi a parità di regolarità mestruale), dipende da fattori come età massima 20-30 anni), stile di vita (fumo, alcolismo, sostanze stupefacenti, dieta e sport), riserva ovarica, co-presenza di patologie limitanti la fertilità (miomi, endometriosi, autoimmunità grave…), suo (passato) di pillola anticoncezionale e lavori “a rischio” (a contatto con materie chimiche tossiche).
Una donna dovrebbe (pre)occuparsi della propria fertilità durante tutto l’arco della vita fertile poiché non sono cambiamenti di pochi mesi prima di una gravidanza a permettere la risoluzione di problematiche che ci si trascina negli anni, il bambino è influenzato dello stile di vita materno degli ultimi 6-8 anni e la limitazione della fertilità, in ogni caso, influenza lo stato di salute della donna (umore, energie, predisposizione a osteoporosi, problematiche di gonfiore e ritenzione).

È necessaria una dieta per la fertilità?

È sempre bene avere un’alimentazione sana ed equilibrata. Come abbiamo capito fertilità e alimentazione sono strettamente connesse e mangiare correttamente permette il mantenimento di un corretto peso corporeo, assicura l’apporto di sostanze utili al buon funzionamento ormonale (proteine, colesterolo, vitamina D, vitamina B12, zinco, ferro…), consente di supportare il riequilibrio ormonale in sindromi limitanti la fertilità (es. PCOS) e permette la possibile l’eliminazione di alimenti collegati a ipofertilità, come alcool e caffeina. Nutrirsi in maniera corretta permette di migliorare lo stress ossidativo e l’infiammazione cellulare legate a condizioni di ipofertilità, migliora la qualità ovocitaria e consente di aumentare le probabilità di successo in PMA.

Come mangiare correttamente?

Su soggetti sani possono valere i principi di una dieta varia ed equilibrata apportando un sufficiente contributo proteico e di grassi, di micronutrienti funzionali (zinco, ferro, magnesio, vitamina B12, vitamina B6, vitamina D)  e garantendo una regolarità glicemica e insulinemica.
Il sovrappeso e l’obesità sono tra le maggiori cause di ipofertilità “acquisita”:  negli uomini causa ridotta conta spermatica, oligospermia e azoospermia; porta ad aumento degli estrogeni e abbassamento del testosterone (> aromatasi nel tessuto adiposo mentre nella donna porta a insulino-resistenza con maggior frequenza di cicli anovulatori, sbilancio FSH/LH, aumento del testosterone e della prolattina. L’obesità può essere un fattore limitante anche in caso di PMA e a complicazioni gestazionali.

A tal proposito vi proponiamo il Modello Dieta Mediterranea attraverso, Decalogo di Harvard e il Decalogo ISS, per un corretto equilibrio tra fertilità e alimentazione che esplicita quanto segue:

  1. Evita i grassi trans presenti nel junk food;
  2. Usa più spesso che puoi oli vegetali insaturi come olio evo;
  3. Svolta verso le proteine vegetali con fagioli, piselli, tofu o noci;
  4. Scegli carboidrati lenti, non evitarli completamente ad esempio cereali integrali, ortaggi, frutta intera (non succhi) e legumi;
  5. Preferisci latte intero;
  6. Prendi un multivitaminico;
  7. Assumi il ferro anche da fonti vegetali. Cerca di assumere ferro non solo dalle bistecche e dal pesce, ma anche dai cereali integrali, dagli spinaci, dai legumi, dalla zucca, dai pomodori e dalle barbabietole;
  8. Bevi acqua per la tua salute;
  9. Cerca di mantenere il tuo range di peso positivo;
  10. Cerca di mantenere un’attività fisica positiva.

Decalogo di ISS https://responsabilecivile.it/fertilita-dallistituto-superiore-di-sanita-un-decalogo-per-proteggerla/

Per la donna – fertilità e alimentazione

La qualità ovocitaria è correlata alla concentrazione proteica totale nel fluido follicolare: è importante l’apporto di aminoacidi essenziali nonché a stress o eccessivo sport, alla bassa proteina C reattiva. E’ bene limitare alcol e caffè, apportare folati (fragole, asparagi), limitare la soia, preferire proteine animali come il pesce del Mediterraneo e le uova biologiche e latte a derivati a seconda del rapporto LH/FSH.

Per l’uomo – fertilità e alimentazione

Preferire verdure, vegetali e cereali integrali, alimenti ricchi di acqua, vitamine, minerali e fitonutrienti ad azione antiossidante. Adatte sono integrazioni di antiossidanti e CoQ10, di ➤ fibra (contro estrogeni plasmatici) e di EPA, DHA omega 3 e latticini scremati (favoriscono qualità sperma). Attenzione a carne rossa, dolci, bevande zuccherate (contengono più grassi trans e meno testosterone, favoriscono l’aumento peso e stress ossidativo).

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