Cosa sono? Perché insorgono? Come si curano con l’alimentazione?

Le emorroidi le abbiamo tutti e sono cuscinetti di tessuto vascolare all’interno del canale anale con funzione di continenza dei liquidi e sono irrorate da vene e arterie. Diventano dolorose quando sono infiammate. Quando i loro legamenti cedono, da normale presenza diventano malattia emorroidaria. Si distinguono dalle ragadi che contraddistinguono una piccola ferita posta all’interno del canale anale molto dolorosa e che provoca feci dure e stipsi.

Le problematiche delle emorroidi prevedono arterie e vene che si rompono. 

La causa principale emorroidaria è la stipsi: nella frenetica e squilibrata dieta occidentale quando vengono introdotte poche fibre e verdure si hanno feci dure o stazionarie che ne determinano la prima causa. 

Tanti articoli correlano le emorroidi a condizioni di tensione, ansia e stress emotivo. La stessa vita frenetica che non ci consente di andare in bagno quando vorremmo può portare a tale condizione. In genere avvertiamo 1-2 stimoli giornalieri per evacuare, se tratteniamo le feci rimangono dure e si può creare un grave problema.

 È stato stimato che ne soffra il 56% della popolazione occidentale.

Un’altra causa è la gravidanza o l’ereditarietà tra padre e figlio. In alcuni casi c’è una maggiore predisposizione in corrispondenza dell’assunzione di determinati cibi come cioccolato, peperoncino e spezie che generano vasodilatazione.

 

Ci possiamo accorgere prima?

Sì, i primi segni sono bruciore prurito e sanguinamento. Il sanguinamento non è sempre segno di emorroidi quindi al primo segnale di questo tipo è bene contattare il proprio medico. Le emorroidi possono regredire? Sì, naturalmente soprattutto se ai primi sintomi attuiamo opportuni accorgimenti con la dieta e con terapie medico-farmacologiche che portano alla guarigione.

Ci sono 4 gradi di gravità con diverse terapie: 

  • 1 grado emorroidi confinate nel canale anale: è possibile correggere con estratti di piante e creme e riducendo gli abusi alimentari (alcol e cibi grassi e piccanti)
  • 2 grado emorroidi che fuoriescono e rientrano in ambulatorio senza anestesia
  • 3 grado emorroidi che la persona con manovre ritrae manualmente
  • 4 grado emorroidi permanentemente fuori, trattabili con ultrasuoni e radiofrequenza

 

Lo specialista è il proctologo che esamina il paziente, l’eventuale sangue occulto o predispone una colonscopia per prevenzione. 

 

Che alimentazione per le emorroidi?

Per la prevenzione alle emorroidi: per un intestino attivo e funzionante l’alimentazione deve essere ricca di fibra e di acqua (bere fino anche a 2.5 l di acqua per idratare feci). 

In fase acuta di emorroidi: evitare la pizza, le uova, il pane e il formaggio che sono alimenti che non danno fibra e aumentano la stitichezza. Sono sconsigliati cioccolata, peperoncini, alcolici. In realtà, nella prevenzione si consiglia di evitare l’abuso di alcolici, fermo restando che un bicchiere di vino a pasto o qualche spezie non danno problemi. 

In particolare, risulta utile il melograno per prevenire le emorroidi: essendo un alimento ricco di fibre, presenti soprattutto nel succo, esercita effetti benefici a livello intestinale, favorendo la peristalsi e, quindi, l’eliminazione delle feci, per cui si rivela particolarmente utile in caso di stipsi e sempre a livello gastrointestinale. Il frutto del melograno inoltre svolge l’azione protettiva nei confronti della mucosa gastrica, allevia la nausea ed aiuta a combattere le emorroidi.