Castagnole, chiacchiere, frittelle… i dolci di Carnevale sono tra i più buoni, e fritti, della tradizione. 

 

Sono vietati poiché dolci fritti?

Solitamente è sconsigliata la frittura come modalità di cottura, ma un consumo saltuario di alimenti fritti non è da demonizzare, ma da gestire limitandolo ad occasioni speciali come avviene nel periodo di Carnevale.

Inoltre, con alcuni accorgimenti durante la cottura è possibile realizzare una buona frittura in cui l’assorbimento di olio è minimizzato: durante la frittura gli alimenti possono assorbire una quantità di olio che varia dal 15 al 40 % del loro peso, con differenze determinanti per l’apporto calorico finale.

La frittura migliore è quella in immersione in cui l’alimento (meglio se tagliato in piccoli pezzi) viene coperto totalmente di olio che deve avere una temperatura di 170-180° C (da verificare con un termometro da cucina, se possibile) e il tempo di cottura deve essere il più breve possibile. Immersione completa degli alimenti, olio ben caldo e rapidità sono gli elementi chiave per minimizzare l’assorbimento di grassi nell’alimento. A termine cottura, inoltre, è consigliato di scolare o eliminare l’olio in eccesso tamponando con della carta assorbente.

Per la qualità dell’olio da preferire in cottura è preferibile usare oli ricchi in acidi grassi monoinsaturi, come quello di oliva e quello di arachide, per la maggiore stabilità alle temperature elevate. 

 

Come destreggiarsi tra queste bontà?

Ricordiamo che non è una frittella che fa ingrassare, ma è giorno per giorno che fa la differenza e concedersi di tanto in tanto qualche sfizio, anche fritto, è assolutamente possibile all’interno di un’alimentazione sana ed equilibrata come lo è concedersi un pasto libero settimanale.

Semplicemente, è bene cercare di gestire lo ‘sgarro’ e l’equilibrio calorico settimanale e giornaliero.

Si consiglia di limitare  la frittella nei soli giorni di festa e nella prima parte della giornata (colazione, merenda del mattino o dopo pranzo al massimo), evitando di consumarla alla sera e preferendo i prodotti tradizionali e artigianali piuttosto di quelli confezionati. Attenzione a tutte le aggiunte di creme e altro, preferire quelle più sane e comunque gustose come ad esempio come le castagnole di ricotta o le frittelle di mele.

Nei giorni di festa è bene scegliere inoltre un’alimentazione un po’ più povera di carboidrati e di lipidi (olio extravergine di oliva e burro) e nel pasto che precede galani, frittelle o krapfen, preferire un’abbondante porzione di verdura e un secondo piatto come potrebbe essere il pesce, ma anche uova o legumi, limitando il pane o altri carboidrati: in questo modo si limiterà l’eccesso delle calorie giornaliere e si compenserà il dolcetto al meglio.

Detto questo, buon Carnevale! 😊