Partiamo dal fatto che esistono 3 tipologie di mirtilli: 

  • neri, più piccoli selvatici e si trovano nelle alpi sotto forma di cespugli;
  • rossi essicati;
  • blu americani, i più grandi.

I mirtilli anche se piccoli hanno una grande utilità per il nostro benessere. 

Sono infatti annoverati come super food in quanto di aiuto per il sistema cardiovascolare, per il benessere di cuore e arterie; i loro componenti svolgono un’azione di protezione per la retina e per contrastare lo stress ossidativo e agiscono sulle funzioni cognitive e della memoria in età avanzata contribuendo alla prevenzione dei tumori.

Basti pensare che un etto di mirtilli è ricco di vitamina C, vit B1, vitamina B2, vitamina B3, vitamine A e K e ha poche calorie: 30/32 calorie per 100 g. I mirtilli sono ricchi di fitonutrienti protettivi quali flavoinoidi e antociani nella polpa e buccia e di tannini nel seme.

Sono famosi nella nutraceutica per il loro ruolo nelle cistiti ricorrenti. Sono utili a prevenire le cistiti grazie alle proantocianidine che svolgono l’azione di ridurre l’adesione batteri nella parete della vescica. 

Colore dei mirtilli e diabete

I mirtilli sono da preferirsi naturali, come prodotti freschi e non lavorati. In particolare, più il mirtillo è nero, più è maturo e ricco di antociani.

I mirtilli rossi sono inoltre alleati per la gastrite, hanno un contenuto di proantocinidine che li rendono più sensibili agli antibiotici e ciò è utile nel contrastare il fenomeno dell’antibiotico resistenza.

Alcuni pazienti mi chiedono se siano utili in caso glicemia alta: la risposta è affermativa in quanto i mirtilli aiutano il pancreas contro lo stress ossidativo e per il fegato e per l’intestino controllano la funzionalità degli enzimi degli amidi della digestione. In altre parole sono utili a mantenere l’indice glicemico basso e possono essere consumati in casi di iperglicemia e diabete.

Controindicazioni e conservazione

Unica controindicazione? Come potevamo immaginare non esistono solo benefici ma questi hanno un’azione favorente l’attività antiaggregante quindi non sono adatti per chi assume coagulanti! Ovviamente ciò vale se si assumono mirtilli in quantità elevate per cui è bene non superare 250 ml di succo di mirtillo.

Altre curiosità: quanto tempo possiamo tenerli in congelatore? Direi entro un anno per mantenere più il gusto e il sapore ed in caso alternativo possiamo valutare la creazione di una buona confettura. Qual è la stagione dei mirtilli? I mirtilli sono reperibili nel periodo estivo, in particolare da maggio fino a settembre

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nutrizionista cittadella