Che cos’è la cellulite?

La cellulite è una realtà con cui combattere per la sfera della donna. E’ dovuta ad una serie di fattori più o meno predisponenti.

La Cellulite è un’alterazione del tessuto sottocutaneo. Non si presenta sempre uguale: può essere più morbida, più dura, più o meno dolente.

La cellulite è una patologia vera e propria, non solo un problema estetico infatti il nome scientifico della cellulite è PEFS ovvero Panniculopatia Edemato Fibro Sclerotica.

Si distingue dalla ritenzione idrica, non sono la stessa cosa, ma correlate tra loro. Una delle cause della cellulite è la ritenzione idrica. Quest’ultima è un ristagno di liquidi a livello interstiziale quindi tra le cellule che ingloba tossine e così il metabolismo cellulare rallenta diventando sofferente in quanto ossigeno e nutrienti non riescono a fare bene il loro lavoro. Da questa situazione si attuano complicanze che portano alla cellulite.

Quali sono le forme? 

Si distingue in 4 stadi:

  • Edematosi: reversibile, è un accumulo di liquidi nel tessuto e non ha la tipica forma della buccia d’arancia;
  • Fibrosa: presenta micronoduli e una consistenza dura;
  • Sclerotica: presenta noduli più grandi, una consistenza dura e una forma di buccia d’arancia ben evidente;
  • Macro noduli: non è evidente una forma di buccia d’arancia, ma a ‘materasso’.

Il primo stato è reversibile, gli altri 3 prevedono un miglioramento ed una gestione, ma non una totale regressione.

Cause della cellulite

Sono cause genetiche e legate al nostro stile di vita quali: fumo, alcol, sovrappeso, assunzione di cibi salati, dieta non equilibrata, caffè, abiti troppo stretti, rimanere a lungo in piedi senza muoversi e la sedentarietà. Per le donne c’è anche un problema ormonale: l’attività degli estrogeni porta a trattenere liquidi, motivo per cui si tende ad accumulare ritenzione appena prima del ciclo e della fase ovulatoria. 

Altre cause sono dovute a particolari alterazioni della circolazione sanguigna e linfatica, da  patologia cardiache renali, dall’ereditarietà (le donne caucasiche ne soffrono per ben l’85%) e l’assunzione di farmaci.

Come intervenire? 

Possiamo dare i seguenti suggerimenti a livello alimentare: limitare ed evitare tutto quello che aumenta l’apporto di sodio eccessivo, come formaggi (stagionati fino a 2 volte a settimana), affettati e fritti, prodotti in scatola, fast food, merendine, snack. Attenzione anche a pane e cereali della prima colazione per cui è bene leggere le etichette per capire quanto sodio è contenuto.

E’ importantissimo aiutare la circolazione bevendo acqua: va benissimo introdurre 2 l acqua di acqua al giorno come media, anche attraverso tisane e tè non zuccherati. E’ importante introdurre alimenti con proprietà drenanti come la frutta e la verdura, ad esempio con agrumi, kiwi, ananas, melone, anguria,fragole, ciliegie, mirtilli, cavolo, cicoria, spinaci,  , broccoli, finocchi, asparagi, legumi. Ricordiamo infatti che la fibra in generale è importante per contrastare la stitichezza che regola parte del ritorno venoso contribuendo ad aumentare o meno la ritenzione. 

Come integrazione possono essere indicati i principi attivi come la tiroxina nel cacao a livello epicutaneo o le xantine, la centella asiatica e la bromeliana per la protezione dei vasi sanguigni, la capsaicina del pepe per favorire la termogenesi contrastare l’accumulo di tessuto adiposo.

A livello topico possono essere utili i trattamenti come il linfodrenaggio, la mesoterapia, la carbossiterapia, la radiofrequenza, la criolipolisi e la liposuzione.

Sempre fondamentale è associare l’attività fisica: ideali sono la camminata veloce e gli sport acquatici, la cyclette, la bici, lo yoga e il pilates.

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