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Un percorso nutrizionale specifico per ognuno

A chi è rivolto il percorso?

La mia attività professionale è orientata alla soddisfazione di diverse esigenze, curando nel dettaglio la realizzazione di un percorso nutrizionale specifico per il singolo paziente. Non esistono due piani uguali tra loro, così come non esistono persone uguali l’una all’altra. Per questa ragione risulta impossibile prescindere da un’accurata consulenza nutrizionale.

Come in tutte le cose, è più facile intraprendere una strada in due che da soli. La consulenza avviene fisicamente in studio, ma il supporto è continuo attraverso mail, messaggi, chiamate.

Salutisti

Curare la propria alimentazione e praticare attività fisica riduce in maniera consistente il rischio di patologie, permette di raggiungere la forma fisica migliore e di invecchiare in salute.

Chi è in sovrappeso o sottopeso

La corretta alimentazione previene casi di malnutrizione. Quando si sente parlare di una persona malnutrita, l’immagine che viene in mente è quella di un corpo estremamente magro, scheletrico. La malnutrizione (come dice la parola stessa) indica invece una nutrizione sostanzialmente scorretta. Con la parola malnutrizione indichiamo quindi sia l’aspetto quantitativo che quello qualitativo. Denutrizione ed ipernutrizione sono concetti invece specifici: quando l’intake calorico è eccessivo si parla di ipernutrizione, con una connotazione quindi prettamente quantitativa che si distingue in sovrappeso ed obesità.  Quando l’intake calorico è insufficiente a rispondere ai fabbisogni si parla invece di denutrizione.

Chi soffre di allergie o intolleranze

Le reazioni avverse agli alimenti possono essere di carattere immunologico, cioè allergie vere e proprie, o non immunologiche, ovvero intolleranze. Le allergie provocano una risposta smisurata del sistema immunitario nei confronti di un determinato alimento, più precisamente nei confronti di una sostanza in esso presente, innocuo per la maggior parte  della popolazione, ma riconosciuto come dannoso dall’organismo di soggetti predisposti. In questo modo si delinea un aspetto importante: le allergie possono provocare reazioni di diversa entità e gravità mentre le intolleranze includono sintomi e conseguenze lievi come: cefalea, disordini intestinali, nausea, spossatezza, aritmia o crampi. Bisogna tuttavia sottolineare che nella percezione comune, troppo spesso i sintomi più svariati collegabili a patologie non allergiche, sono  soggettivamente interpretati come espressione di un’acquisita allergia o intolleranza verso uno o più alimenti. In queste circostanze è importante ricorrere alle analisi opportune identificando l’alimentazione più adatta alla singola casistica.

Chi soffre di disturbi o patologie alimentari

Soggetti con disturbi gastrointestinali (gonfiore, colon irritabile, alterazioni dell’alvo, …) Le possibilità di trattamento attraverso l’alimentazione sono mirate alla risoluzione dei disturbi o limitate al controllo dei sintomi, al mantenimento della remissione e alla prevenzione delle ricadute in caso di malattie come il morbo di Crohn o rettocolite ulcerosa.
Soggetti con patologie: patologie dell’apparato gastrointestinale, patologie infiammatorie, disturbi del metabolismo della tiroide ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, diabete. Il confronto con esami post trattamento si riscontra anche nel
miglioramento degli esami ematochimici.

Donne in gravidanza, menopausa e bambini

Per donne in gravidanza e in allattamento l’intervento nutrizionale risulta utile per bilanciare l’apporto calorico adatto alle gestanti nei trimestri della gravidanza e viene eseguito con rilevazione delle circonferenze corporee e plicometria per limitare nausee ed eccessivo aumento del peso soprattutto in caso di obesità. Invece nella menopausa una corretta  alimentazione viene in aiuto nel limitare vampate di calore e mantenere attivo il metabolismo.
Bambini dallo svezzamento all’età adolescenziale. L’alimentazione adeguata parte dalle abitudini del nucleo familiare e aiutano un corretto sviluppo del peso e della consapevolezza alimentare. Il percorso prevede un’educazione alimentare anche attraverso incontri didattici per limitare l’abuso di cibi spazzatura ipercalorici e la promozione di uno stile non sedentario.

Sportivi

Per gli sportivi elaboro piani alimentari mirati all’aumento di massa muscolare, al soddisfacimento delle richieste energetiche per le perfomance fisiche in caso di sport di resistenza o di potenza, di work-out e recupero post-workout, dalla palestra, al ciclismo, alla corsa.
Consiglio di integrazione ad hoc.
In casi di necessità e richiesta mi avvalgo anche del supporto di specifici personal trainer al fine di garantire risultati soddisfacenti in basi ai proprio obiettivi sportivi.

Vegetariani e vegani

La dieta vegetariana può comportare delle carenze di ferro (con conseguenti anemie) e proteine. Il calcio può essere introdotto mangiando uova, mentre la mancanza di proteine animali può essere compensata con legumi e frutta secca. Per integrare il ferro, invece, si consiglia di aggiungere alle verdure del succo di limone.
La dieta vegana presenta inoltre una carenza di calcio, vitamina D e vitamina B12 (la cui mancanza comporta anemia, vertigini, difficoltà di concentrazione, perdita della memoria, debolezza).
I vegani devono introdurre queste sostanze tramite alimenti vegetali fortificati, come ad esempio il latte di soia arricchito con vitamina D o B12. Per assicurare un completo fabbisogno dei macronutrienti e micronutrienti è bene assicurare un’alimentazione varia ed equilibrata attraverso un piano alimentare adeguato.

A chi soffre di Disturbi del Comportamento Alimentare o fame nervosa con il supporto della collaborazione di una Psicologa

Si offre, assieme ad un piano alimentare sviluppato dal nutrizionista, un supporto psicologico mirato, oggi ritenuto sempre più fondamentale nel raggiungimento dei propri obiettivi nutrizionali attraverso la collaborazione di psicologi tramite la Psiconutrizione.
Cos’è la Psiconutrizione?
La Psiconutrizione è un percorso che aiuta le persone nel momento in cui, nonostante il piano alimentare stilato, continuino a sgarrare per quantità e/o tipologia di cibo assunto.
Questo accade principalmente perché non sempre, mangiamo per soddisfare la nostra fame. Binge eating, fame nervosa, fame emotiva, sgarri ed episodi di abbuffate: il cibo diventa strumento di conforto, una valvola per alleviare lo stress emotivo.
Per queste situazioni mi avvalgo della collaborazione di psicologi ed insieme forniamo al paziente gli strumenti adatti per diventare un “mangiatore consapevole”, aiutandolo a cambiare le sue cattive abitudini alimentari.
La conoscenza di sé e il benessere psico-fisico passano anche nel modo in cui mangiamo: attraverso un percorso integrato, il desiderio di un sano stile di vita, viene accompagnato passo per passo, con una scelta quotidiana, a realizzarsi.
Il nutrizionista insieme allo psicologo creano un percorso su misura in cui vengono valutati gli schemi riguardanti le abitudini alimentari; viene favorita la scelta di cibi sani attraverso la giusta informazione e maggiore consapevolezza; si aiuta la riduzione di ansia e stati emotivi problematici legati all’alimentazione attraverso un follow-up di monitoraggio, per fare il punto della situazione e verificare i progressi.
L’obiettivo è quello di modificare i modelli alimentari pregressi nocivi al fine di migliorare la qualità di vita della persona.

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